Emergenza idrica in montagna? Se ne parla poco per quanto è importante e non si considera per quello che realmente è. Si tratta, infatti, di qualcosa che ci tocca davvero nell’intimo e che entra nella nostra vita da subito. Se la neve scarseggia e le montagne assetate sono una realtà, è bene non nascondere la testa nella sabbia come gli struzzi ma avere il coraggio di guardare negli occhi ciò che si deve fare per salvare questo Pianeta. Ecco perché il pensiero di Lacasella pubblicato su Ildolomiti.it può aiutare a creare maggiore consapevolezza sull’argomento e quindi merita di essere condiviso.
La riflessione di Pietro Lacasella
Ecco come entra nel vivo dell’argomento lo scrittore:
“Il lavandino non presenta nessuna anomalia. Alzando la leva del rubinetto, innesco il getto che si schianta sulla ceramica con la solita irruenza. Anche in doccia nessuna stranezza: volendo potrei lessarmi per ore sotto l’acqua calda. La lavastoviglie funziona, la lavatrice anche. Per non parlare dello sciacquone: quello gorgheggia che è una meraviglia! Limitandomi a una visione casalinga del mondo, potrei tranquillamente affermare che stiamo attraversando un periodo florido dal punto di vista idrico.
Eppure, per il secondo anno di fila, le perturbazioni sembrano essersi dimenticate del Nord Italia. I fiumi sono in secca, le montagne riflettono il deficit pluviometrico in un ventaglio di sfumature paglierine. Solo in quota, o nei versanti rivolti a settentrione, la neve colora il paesaggio di bianco. Ma spesso è neve vecchia; neve che, da novembre a questa parte, ha avuto modo di rinnovarsi una manciata di volte.
Consultando i bollettini meteorologici non si vedono piogge/nevicate consistenti all’orizzonte. Navighiamo con lo sguardo proteso in avanti, come marinai assetati, alla ricerca di nuvole prospere e generose. Nuvole capaci di rimpinguare le falde e di scaricare qualche fiocco primaverile laddove le temperature lo permettano. Oggi, 22 marzo, è la giornata mondiale dell’acqua. Un elemento di straordinaria importanza, non solo perché da essa dipende la vita, ma anche perché è in grado di influenzare positivamente la sensibilità e la fantasia delle persone.
Negli ultimi decenni, tuttavia, la “visione casalinga” del mondo ha preso il sopravvento, facendo dell’acqua un elemento non più così familiare. Il nostro rapporto si è ridotto al rubinetto, alla doccia e allo sciacquone. Intanto il clima cambia e – come evidenziato dall’IPCC – piove sempre meno. Quando troveremo il tempo, le energie e i finanziamenti per affrontare il riscaldamento climatico? Magari proprio a partire da una riflessione sull’acqua, rivitalizzando il rapporto che da sempre ci ha uniti ad essa.
Non ci deve spaventare l’elevato numero delle vittime della montagna 2023 ma insegnarci che la montagna va affrontata con gioia ma sempre pensando anche alla sicurezza.”
Parole semplici ma intense che ben spiegano quanto primario debba iniziare a diventare il tema dell’emergenza idrica in montagna. Senza mai dimenticarci, quando saremo nelle vette e ci godremo le alture, che lo dovremo fare col massimo dell’attenzione per la sicurezza.
I nuovi strumenti di MountaiNow
In questo vi supportiamo noi con la nostra app e le sue aggiunte di molte nuove caratteristiche tra cui queste principali.
Altezza della neve
E’ una nuova icona è disponibile per condividere l’altezza della neve. Facilmente misurabile con una classica sonda da sci alpinismo, la condivisione di questa osservazione fornisce informazioni in tempo reale sulla quantità di neve e contribuisce direttamente alla ricerca sul clima, soprattutto se essa viene fatta sui ghiacciai.
Nuovi livelli di mappa
Si tratta di un insieme di itinerari per lo sci alpinismo, il trekking o il mountain bike. Possono anche essere proiettati dal vivo durante la registrazione di una traccia GPS.
Dati fotografici
Una volta che siete a casa, le foto possono essere condivise in un attimo. Non c’è bisogno di inserire la data o il luogo manualmente, l’applicazione lo fa per voi.