Le regole della montagna sono importanti. Esistono, non sono una leggenda metropolitana (o naturale?) e chi frequenta rocce e vallate le deve conoscere. Perché la civile convivenza delle comunità montane è alla base di questa passione che per alcuni può diventare sport, per altri lavoro ma che per tutti è, soprattutto, gioia di vivere in un mondo che, per certi versi, sta sempre più scomparendo. Non si tratta di un vero e proprio galateo del buon montanaro ma di due o tre accortezze che dovrete “usare” verso chi incontrerete strada facendo e verso la Natura stessa. Se ne siete all’oscuro, siamo lieti di aiutarvi segnalandovele in questo breve articolo. Buona lettura.
Le regole della montagna? Tutto gira secondo un ordine preciso e non fanno eccezione Madre Natura e chi la frequenta più assiduamente. Dovete sapervi muovere in questi ambienti perché se lo aspettano tutte le persone che vivono questa passione in prima persona. Ecco il bon ton di base di un escursionista:
- Salutare sempre, perché in montagna è una delle leggi non scritte che tutti più seguono percorrendo i numerosi sentieri italiani. E’ una forma di rispetto ma anche quasi di affetto che si instaura in un ambiente naturale ma anche selvaggio, dove per consuetudine ci si aiuta;
- Aiutare chi è in difficoltà, perché è una sorta di riconoscimento che si è tutti sulla stessa barca, una sorta di solidarietà certa;
- Insegnare ai bambini a non urlare, perché, anche se sono felici di vivere tra boschi e cieli sterminati, vanno subito istruiti sull’importanza di inserirsi in punta di piedi in questo mosaico;
- Non sporcare, che sembra quasi pleonastico ma non lo è considerando la spazzatura che lasciano in giro i “montanari della domenica”.
La tutela delle risorse naturali
Conoscere bene le regole della montagna significa anche pensare alla tutela delle risorse naturali, sempre più basilare per lasciare un’eredità ambientalistica alle generazioni future. Fra tutte le aree naturali, quelle montane sono le meno compromesse ma esistono tanti fattori di alterazione.
Alcuni di essi sono globali. Ne è esempio la riduzione dei nevai, che sta provocando la sostituzione di ambienti alpini con ambienti più mediterranei, causando, tra i vari danni, la rarefazione del fringuello alpino ed altre importanti specie. Attenzione anche ai fattori puntiformi, come una strada, un impianto sciistico, una captazione idrica. Non dobbiamo distruggere quello che di bello NON abbiamo fatto.
L’esempio dell’orso KJ2
Cosa c’entra l’esempio dell’orso KJ2, abbattuto in Trentino tra mille polemiche, con le regole della montagna? C’entra molto perché racconta di quanto poco noi ci adattiamo all’ambiente circostante. E’ l’uomo che entra nella Natura, sta a lui valutare con giudizio e prudenza il comportamento appropriato. Andare in montagna quando si scatena un temporale con fulmini o salire un pendio carico di neve fresca, per esempio, sono comportamenti imprudenti ma non per questo si chiudono le montagne.
L’invito è di ragionare con buon senso quando si progettano escursioni. Frequentare un bosco dove vivono grandi orsi presuppone comportamenti informati e prudenti ma potete continuare ad andare per funghi e per mirtilli senza timore. Migliaia di persone muoiono ogni anno sulle strade per tragiche fatalità e imprudenze: quelli sono incidenti sui quali la collettività e le amministrazioni, non a caso, agiscono.
Le regole della montagna di base ora le sapete. Un aiuto in tal senso ve lo abbiamo dato. Uno alla vostra sicurezza, invece, ve lo diamo con la tecnologia. Come? Grazie alla vostra app che nasce per condividere mappe ed informazioni utili tra chi vive la montagna come amore e passione. Sarete guidati in sicurezza da mille occhi di appassionati come voi. Da qui download per iOs e da qui download per Android.