Scalare la montagna africana più alta? Si può fare e lo hanno fatto. Si tratta della scalata del Kilimangiaro che, con i suoi 595 metri di altezza, è la vetta più alta dell’Africa. Se avete voglia di sfidare la vostra passione in un ambiente bellissimo ed affascinante ma, senza dubbio, estremamente ostile all’uomo, questo è il viaggio che fa per voi. Se fare escursioni in Europa è già un confronto diretto (e arrogante) con la natura selvaggia, nel continente nero tutto è portato a livello più alto. Cerchiamo di capirne di più. Buona lettura.
Scalare la montagna africana più alta? Si può fare e c’è chi l’ha fatto. Ma di quale vetta parliamo?
Cos’è il Kilimangiaro
Il Kilimangiaro ha la data della sua prima ascensione che risale al 6 ottobre 1889 ad opera di Hans Meyer, Ludwig Purtscheller e Yohanas Kinyala Lauwo.
Con i suoi tre coni vulcanici Kibo, Mawenzi e Shira, è uno stratovulcano in fase di quiescenza, situato nella Tanzania nordorientale. Con i suoi 5895 metri di altezza è il monte più alto del continente africano, la montagna singola più alta del mondo e uno dei vulcani più alti del pianeta oltre ad essere una delle Sette cime del pianeta.
L’esperienze del viaggio sul Kilimangiaro
Come affrontare l’escursione del Kilimangiaro? Così racconta su National Geographic chi ce l’ha fatta:
“Mesi prima della nostra partenza ho comprato vestiti e borse impermeabili per proteggere le mie attrezzature dal clima umido. Quindi abbiamo pianificato la nostra strategia. La gamma si trova al confine tra l’Uganda e la Repubblica Democratica del Congo. Su mia richiesta, il team ha deciso di viaggiare sul lato ugandese per evitare l’attività ribelle nella RDC”.
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