Storia della stella alpina? Tutti gli appassionati di montagna dovrebbero conoscerla perché questo fiore immacolato viene spesso associato alle vette più alte, dove nasce e cresce, e dove si trova incastonato tra le pareti più rocciose. Una era volta molto diffusa mentre ora si è rifugiata nei siti più alti e mano battuti dai turisti.
Tra la caratteristiche della stella alpina c’è da dire che si tratta di un fiore di steppa, le cui origini e centro di maggior diffusione si trovano nell’Asia Centrale, da dove risale sui monti dell’Himalaya fino a 5.400 metri. È particolare per la sua forma a cinque petali vellutati, ricoperti da una bianca peluria, da cui il suo nome.
Esistono storie e leggende legate al fascino della stella alpina. Ecco un piccolo ma chiaro punto della situazione. Buona lettura.
Storia della stella alpina? Ecco cosa c’è da sapere.
Le origini della stella alpina
La leggenda della stella alpina dice che:
“soffriva in silenzio la grande montagna di Lavaredo, che, nuda e spoglia, era tagliata da lunghi camini verticali, spesso ricoperti da ghiacci perenni. La luce del sole rifletteva quelle pareti altissime solo nelle ultime ore delle sera, rendendole di un rosso infuocato. Ma quella carezza del sole non bastava a renderla felice. Osservava dall’alto le fitte abetaie e i prati in fiore, sospirando, pensando che ognuna di queste cose possedeva un fiore! Anche la neve ne possedeva uno, una timida campanula bianca chiamata Bucaneve, che ad ogni primavera sbucava dal manto bianco cercando la luce del sole”.
Per questo la grande montagna, triste, si chiedeva:
“a cosa servisse essere così alta e imponente se la natura non donava neanche un piccolo fiore? Le sue rocce erano aspre, nude e tristi. Se la terra non si voleva ricordare di lei, si sarebbe rivolta al cielo!. Quella notte tentò con tutte le sue forze di raggiungere la sommità del cielo, per prendere almeno una stella che adornasse le sue rocce così cupe. Invano! Loro brillavano nel firmamento, misteriose e lontane. La montagna era sempre più malinconica e si lamentava con la voce del vento, che sibilava tra le sue cime. Le slavine scendevano a valle e la tempesta scorreva in lunghi rivoli d’acqua, vero e proprio diluvio delle sue lacrime. Udì il suo pianto il vento del Nord e lo riportò alla più bella delle fate: Samblàna, che viveva da millenni negli anfratti delle Dolomiti. Compresa la sua angoscia la fata si levò nell’alto del cielo per cogliere una stellina lucente. Presala delicatamente tra le dita si diresse verso la più alte delle Tre Cime di Lavaredo. La depose tra le rocce, poi la toccò e la trasformò in un meraviglioso fiore stellato dai petali vellutati e bianco come la neve, che chiamò Stella Alpina. Così la grande montagna ebbe anch’essa il suo magnifico fiore!”
Caratteristiche della stella alpina
Ora che hai in testa la storia della stella alpina, ecco uno specchietto informativo sul fiore:
- pianta piuttosto bassa, che non raggiunge mai altezze elevate e che si ferma generalmente ai 15 cm;
- i fiori della stella alpina sono piccolissimi e dal colore verde-giallo, riuniti al centro e circondati da foglie carnose e pelose di colore bianco;
- la coltivazione della stella alpina consiglia di non eccedere mai con la quantità di acqua e con le irrigazioni.
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