Traversata delle Alpi: progettarla per realizzare un sogno

Traversata delle Alpi: progettarla per realizzare un sogno

La traversata delle Alpi è un’ambizione che hanno diversi appassionati di montagna. Ora qualcuno sta puntando a macinare 720 chilometri coprendo un dislivello di 48 mila metri. Si tratta del sogno di due italiani: Annadora Sapia, 27enne di Sanremo, e Michal Rafinski, 38enne di Genova. Altleti un po’ folli ma con un grande cuore che si sono anche dati un tempo massimo per compiere l’impresa che ammonta a 15 giorni. Ma capiamo meglio cosa c’è dietro questa ennesima storia di sfida ad alta quota.

Sapia e Rafinski  sono una coppia nell’avventura ma anche nella vita. Sono due runner che si sono incontrati circa due anni con le scarpette di gomma ai piedi. Ora hanno un traguardo comune adesso che si chiama “Alpi occidentali” e che consta di una traversata delle Alpi davvero speciale. Perché? Non solo per assaporare il gusto di affrontare la natura selvaggia ma anche per realizzare un sogno.

Scopriamolo continuando a leggere.

Si parla molto di questa traversata delle Alpi ma è bene raccontarla nel modo giusto. Non è una storia di record. I due escursionisti italiani non sono interessati a sfidare la propria resistenza né la propria velocità ma vogliono semplicemente riuscire nella loro impresa per uno scopo umanitario:

  • raccogliere fondi destinati alla costruzione di un pozzo a Milola, in Tanzania.

Il pozzo di Milola

Dietro la traversata delle Alpi c’è la voglia di aiutare un piccolo villaggio di 4.350 abitanti, situato nel distretto di Ulanga. Si tratta di un’area semi-arida in cui le precipitazioni annue ammontano a 600 mm. La popolazione locale, che vive in capanne di bambù con tetti in lamiera, è dedita all’agricoltura e alla pastorizia, attività che dipendono dalla stagionalità del raccolto.

Avere acqua  è dunque vitale per gli abitanti e per i loro campi e la sua scarsità nei periodi siccitosi si fa sentire in maniera penosa. Attualmente nel villaggio ci sono 4 pozzi poco profondi che funzionano solo nella stagione delle piogge, rimanendo totalmente a secco nella stagione arida. Ecco perché i missionari della Compassione e gli abitanti del villaggio chiedono da tempo la costruzione di un pozzo profondo almeno 100 metri.

I costi del pozzo

Costruire un pozzo a Milola ha un costo totale di 29.805.100 scellini tanzani, che significa per noi poco più di 11 mila euro, da usare per:

  • perforare il pozzo;
  • acquistare materiale idraulico ed elettrico;
  • montare la pompa e il serbatoio dell’acqua con la relativa costruzione di supporto.

Di questa cifra ben 10mila la vogliono raccogliere i due escursionisti con la loro traversata delle Alpi.

La raccolta fondi

I due trail runner sono attivisti di “I Run for find the Cure”, un progetto sportivo-umanitario che raggruppa trasversalmente atleti di tutti i calibri, età e locazione geografica impegnati nell’associare la corsa a progetti solidali. Ogni tappa del percorso potrà essere sostenuto con donazioni da 5 a 50 euro e si snoderò lungo questo schema:

  • Alpi Pennine;
  • Grazie;
  • Cozie;
  • Marittime;
  • Liguria.

La partenza della traversata delle Alpi è prevista per il 29 giugno, con una prima tappa che va da Molini di Calasca Castiglione (VB) a Carcorforo (VC).

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