Tra gli appassionati di montagna c’è un’invisibile linea d’affetto e sentimento che possono comprendere solo quelli che vanno nella stessa direzione. Noi siamo intrisi di questa cultura e la conosciamo come si conosce sé stessi ma sarebbe utile farla capire a chi non ha la stessa dimestichezza. Ecco perché pubblichiamo una poesia sulla montagna di uno scrittore amatoriale che ha saputo cogliere nel segno.
La poesia sulla montagna
Dove sei stato in escursione ieri?” “Ieri non sono stato in escursione.” “Sei rimasto a casa?” “No.” “Allora sei andato al mare?”. “Nemmeno.” “E dove sei stato?” “In montagna, sul Monte Mancuso, …
“Dove sei stato in escursione ieri?” “Ieri non sono stato in escursione.” “Sei rimasto a casa?” “No.” “Allora sei andato al mare?”. “Nemmeno.” “E dove sei stato?” “In montagna, sul Monte Mancuso, per la precisione.” “Ecco, lo vedi che eri in escursione!” “Non ero affatto in escursione.” “E dai che lo sappiamo che andare in montagna è il tuo sport preferito.” “Io non faccio escursioni in montagna. E, per favore, non chiamarlo sport.” “Non ho capito, scusa: eri in montagna e vuoi farmi credere che non facevi né escursioni né sport?” “Esatto, bravo.” “Mi prendi in giro?” “Assolutamente no.” “E allora?” “E allora io in montagna cammino, conosco, mi riconosco, contemplo, mi stupisco, rendo grazie, penetro nei luoghi, compio un’esperienza estetica, etica ed erotica, lascio che i luoghi penetrino in me, fatico, ansimo, consumo i miei occhi e il mio cuore, comprendo chi sono e da dove vengono i miei pensieri, mi commuovo, prego …” “Ma davvero quando vai in montagna fai tutte queste cose?” “E molto altro ancora: ad esempio mi riconcilio.” “Con cosa?” “Con la natura. Diceva Celine che ogni vero cittadino ha una paura matta della natura. Aggiungo che ogni vero cittadino crede che la natura l’abbiano inventata il National Geographic, Linea Verde e Piero Angela. Oppure crede che la natura serva per divertirsi, per svagarsi, per allontanarsi un momento dalla propria vita lavorativa. Da qui tutti quei modi bizzarri e macchinosi per praticare i cosiddetti sport in natura. Ed anche chi ci va a piedi, spesso, ci va solo per divertirsi. O per qualche delirio egoico (come quelli che fanno sport estremi). La natura, la montagna diventa la palestra coatta di cittadini psicotici. Un posto dove non si pensa. Dove si compie un rito consumistico. Dove si vuole, nel migliore dei casi, che tutto sia al suo posto, ben confezionato: sentieri, segnali, rifugi, luoghi di ristoro, pericoli, adrenalina verde etc. Perfino le cacche delle vacche e le mosche sono elementi di disturbo: “Se non fosse per questa puzza e per le mosche, si starebbe da Dio!”. Ecco, a me, delle montagne mi piacciono anche le cacche e le mosche. Perché mi ricordano transumanze, tribolazioni, transiti, fatiche, erranze, smarrimenti, ritrovamenti, preghiere, gratitudini. Perché raccontano di quando il Mediterraneo era “un mare in mezzo alle montagne”, come scrive Fernand Braudel, e le montagne del Sud erano il luogo d’elezione della memoria. Perché richiamano un tempo in cui era l’uomo ad adattarsi alla natura. Non come in questo tempo, in cui vogliamo piegare la natura al nostro puro edonismo, se non anche al nostro consumismo. Io non cammino in montagna per fare un’escursione, ma per cercare una riconciliazione. Come Anatoli Burkeev dico: “le montagne non sono le palestre dove placo le mie ambizioni. Sono le cattedrali dove pratico la mia religione.”
I nuovi strumenti di MountaiNow
Se tornare in montagna sarà una realtà piacevole non dobbiamo mai dimenticarne la sicurezza. Ecco perché abbiamo aggiunto molte nuove caratteristiche tra cui queste principali.
Altezza della neve
E’ una nuova icona è disponibile per condividere l’altezza della neve. Facilmente misurabile con una classica sonda da sci alpinismo, la condivisione di questa osservazione fornisce informazioni in tempo reale sulla quantità di neve e contribuisce direttamente alla ricerca sul clima, soprattutto se essa viene fatta sui ghiacciai.
Nuovi livelli di mappa
Si tratta di un insieme di itinerari per lo sci alpinismo, il trekking o il mountain bike. Possono anche essere proiettati dal vivo durante la registrazione di una traccia GPS.
Dati fotografici
Una volta che siete a casa, le foto possono essere condivise in un attimo. Non c’è bisogno di inserire la data o il luogo manualmente, l’applicazione lo fa per voi.
Per provare questi nuovi tool, vi basterà aggiornare la nostra app (da Google Play o da AppStore) o usare il nostro sito web ufficiale.