In queste settimane si parla molto del’amitié che è il nome della nuova via aperta sulla parete sud del Cervino da François Cazzanelli, Francesco Ratti e Marco Farina. Questa nuova linea nasce con lo scopo di voler ricordare l’amico guida Roberto Ferraris, scomparso sotto una valanga nel dicembre 2019. Un vuoto incolmabile e infatti mai davvero colmato che con questo dono vuole restare a ricordare a tutti l’importanza della sicurezza sulla montagna.
Cos’è la via per Roberto Ferraris
Tecnicamente si tratta di uno scudo di roccia compatta a sinistra del Pilastro dei Fiori. Gli esperti sanno che è raro trovare roccia buona sulla Gran Becca, ecco perché è impossibile guardarla con indifferenza. L’itinerario è stato aperto in due giorni, l’11 e il 12 dicembre 2020, in un clima nebbioso. Lo racconta uno degli alpinisti che ne è stato protagonista:
Questo pilastro è leggermente più pronunciato ed è caratterizzato da un evidente scudo di roccia rossa, strapiombante nella parte superiore. Il risultato di questa via per Roberto Ferraris sono 650 metri di via per 16 tiri di corda e una difficoltà obbligata di 6c. Il percorso si conclude un’esile crestina che collega il pilastro alla parete sud. Rimangono ancora due tiri da liberare, speriamo di poter tornare a breve per completare il lavoro.
Perché una via per Roberto Ferraris
La scelta di creare l’amitié, questa via per Roberto Ferraris, è presto spiegata:
Serve a ricordare l’amicizia che ci legava a Roby ed stata quel valore in più che ci ha spinto a stringere i denti per portare a termine questo progetto. Il pensiero è stato unanime in tutta la cordata che con Ferrari ha condiviso grandi avventure. Per noi lui era un maestro, ma anche l’amico a cui affidare la sicura della corda, quello con cui ridere e con cui spingersi oltre alla ricerca di un nuovo limite. Sul Cervino le avventure più intense, come la prima invernale sulla Diretta alla parete sud o la seconda ripetizione della Casarotto-Grassi. E ancora la nord dell’Eiger in compagnia di Marco Farina o le Grandes Murailles, su cui ha messo a segno la prima ripetizione di Petit Lumignon.
La scelta di dare ad un amico l’opportunità di rimanere nella storia con un nuovo itinerario a nome suo era quindi facile da prendere:
L’idea nasce durante il corso istruttori intitolato a Roberto. In breve troviamo il luogo perfetto, ma dopo dobbiamo fare i conti con i nostri impegni e con la meteo dell’estate perché è stata una stagione complessa dove l’instabilità ha portato a numerose rinunce. Alla fine in settembre arrivano le condizioni ideali e si può andare. Il risultato riporta a quei legami che sono innati nella montagna, un “per sempre” che supera ogni barriera terrena.
L’occasione di una via per Roberto Ferraris riporta in cima alle priorità la sicurezza in montagna. Se anche un grande amante ed esperto alpinista non ha potuto evitare una simile sorte, ogni escursionista ha l’obbligo di confrontarsi con la natura delle altitudini con tutto l’equipaggiamento necessario e anche gli strumenti. In quest’ultima voce noi possiamo esservi molto utili.
I nuovi strumenti di MountaiNow
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Altezza della neve
E’ una nuova icona è disponibile per condividere l’altezza della neve. Facilmente misurabile con una classica sonda da sci alpinismo, la condivisione di questa osservazione fornisce informazioni in tempo reale sulla quantità di neve e contribuisce direttamente alla ricerca sul clima, soprattutto se essa viene fatta sui ghiacciai.
Nuovi livelli di mappa
Si tratta di un insieme di itinerari per lo sci alpinismo, il trekking o il mountain bike. Possono anche essere proiettati dal vivo durante la registrazione di una traccia GPS.
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Una volta che siete a casa, le foto possono essere condivise in un attimo. Non c’è bisogno di inserire la data o il luogo manualmente, l’applicazione lo fa per voi.