Non è un inverno sereno questo e non è il primo. Se il turismo della montagna ha avuto un boom in estate, sulle Alpi si vive con l’ansia di salvare le vacanze estive e le successive settimane bianche sugli sci. A venti mesi dallo stop alle piste causa Covid, sugli impianti di risalita pesano variante Delta, quarta ondata del virus e non vaccinati. La questione non è neanche da immaginare. La Presidente Nazionale degli Impiantisti Valeria Ghezzi sostiene, senza giri di parole, che saltare due stagioni sarebbe la morte economica e sociale della montagna italiana. Vediamo meglio questo intreccio su come incide in Covid sullo sci in montagna.
Un possibile nuovo lockdown
Sulla riapertura delle piste da sci, Regioni, Governo e località turistiche sono tutte d’accordo nel constatare la necessità di scongiurare l’incubo di un altro lockdown dello sci:
Nelle stazioni di alta quota, da Cervinia alla Val Senales e dal Tonale a Cortina d’Ampezzo, le discese sono già possibili. L’impennata dei contagi in Alto Adige, Friuli, Veneto e Valle d’Aosta, minaccia però una speranza di ripresa che vale 60 mila posti di lavoro, 12 miliardi di fatturato e quasi il 2% del Pil.
Le dichiarazioni
Sul come incide in Covid sullo sci in montagna s’espresso anche il Presidente Altoatesino Arnold Kompatscher:
Il problema è evitare che No Vax e No Pass distruggano un’industria cruciale anche per la salute delle persone. La continuità delle attività economiche e della vita sociale va garantita, a costo di riservare lo sci in pista ai vaccinati con Green Pass.
Invece il Presidente di Superski Dolomiti Andy Varallo dichiara:
I grandi caroselli sono però misti. Alcuni collegano Regioni e Province diverse. Dalle stazioni a valle quasi ovunque si sale in quota in cabine chiuse. Il problema dei controlli c’è. Gli impiantisti premono affinché la verifica del Green Pass sia a campione, in pista e a carico delle forze dell’ordine.
Come contenere i danni
Anche nell’ottica di “parare il colpo” di possibili danni di un nuovo attacco Covid sullo sci in montagna è stato chiesto anche di sollevare i gestori dalle sanzioni. Come? Grazie ad un’app l’onere delle verifiche a inizio attività, con il rischio-assembramenti in coda, verrebbe superato con l’attivazione quotidiana dello skipass tramite QR code, aggiornato sul cellulare alla scadenza del certificato verde.
In conclusione su tutta la stagione invernale grava soprattutto il colore delle Regioni indotto dai numeri della pandemia. In zona bianca e gialla, nessuna conseguenza sulle piste. Finché si può, comunque, godetevi la montagna ma fatelo in sicurezza anche con i nostri strumenti.
I nuovi strumenti di MountaiNow
In questo vi supportiamo noi con l’aggiunta di molte nuove caratteristiche tra cui queste principali.
Altezza della neve
E’ una nuova icona è disponibile per condividere l’altezza della neve. Facilmente misurabile con una classica sonda da sci alpinismo, la condivisione di questa osservazione fornisce informazioni in tempo reale sulla quantità di neve e contribuisce direttamente alla ricerca sul clima, soprattutto se essa viene fatta sui ghiacciai.
Nuovi livelli di mappa
Si tratta di un insieme di itinerari per lo sci alpinismo, il trekking o il mountain bike. Possono anche essere proiettati dal vivo durante la registrazione di una traccia GPS.
Dati fotografici
Una volta che siete a casa, le foto possono essere condivise in un attimo. Non c’è bisogno di inserire la data o il luogo manualmente, l’applicazione lo fa per voi.