Fondo Sviluppo della Montagna? Eppur si muove e infatti il Trentino-Alto Adige e le altre regioni montane del nostro stivale possono contare su una nuova gettata di risorse concessa dall’approvazione in Conferenza Unificata dello schema di decreto per la ripartizione del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane. E così anche per il 2025, il governo ha messo sul piatto 200 milioni di euro per la tutela e il rilancio di questi territori, dando ulteriore conferma (se serviva) che si vuol dare attenzione sempre più intensa alle zone interne, rurali e montane. Ecco qualche informazione in più sul tema.
Fondo Sviluppo della Montagna, i fatti
Come possono essere usati i soldi di quest’intervento? Stando alle carte ufficiali, si tratta di risorse, distribuite tra le Regioni sulla base di criteri oggettivi come la popolazione, la superficie territoriale e le esigenze specifiche locali, che devono essere indirizzate ad interventi chiave. Tra questi ecco alcuni esempi:
- la prevenzione del dissesto idrogeologico
- il sostegno al turismo sostenibile
- il potenziamento dell’imprenditoria locale (con attenzione sull’imprenditoria femminile)
- il miglioramento delle infrastrutture, come gli impianti di risalita
Lo scopo
Dietro al Fondo Sviluppo della Montagna c’è la voglia del governo di trasformare le aree montane in un motore di sviluppo economico e sociale, dando una ribaltata ad un trend storico che ha spesso visto queste comunità marginalizzate. Nello specifico, il Trentino-Alto Adige, famoso per la sua gestione virtuosa delle risorse montane, avrà un’attenzione significativa con l’obiettivo di promuovere progetti che uniscano tradizione, innovazione e sostenibilità. Già l’anno precedente, le istituzioni avevano rafforzato il sostegno al turismo montano e ai piccoli comuni con azioni focalizzate a dare nuova vita ad aree con meno di 5.000 abitanti. Al netto del giudizio politico, il lavoro della Ministra Daniela Santanchè ha avuto un ruolo centrale nel canalizzare risorse verso il rilancio del turismo montano, stimato come elemento cardine per la crescita economica di questa parte di territorio.
La Giornata internazionale della Montagna 2025
Strettamente connessa al Fondo Sviluppo della Montagna, sarà un momento che prevedrà eventi in tutta Italia e anche uno spunto per mantenere vitale l’attenzione sul patrimonio naturale e culturale delle aree montane. Avendo portato a casa l’approvazione al Senato del Disegno di Legge Montagna e misure come il Fondo per lo Sviluppo delle Montagne Italiane (Fosmit), il team della Meloni mira a dare maggiore forza alla coesione territoriale, facendosi garante di nuove opportunità per i residenti. In cima all’agenda questi temi:
- la creazione di posti di lavoro
- il sostegno alle tradizioni locali
- la salvaguardia dell’equilibrio ambientale
Tutto quello che è previsto che accada intorno al Fondo Sviluppo della Montagna segna un cambio di passo, dando dimostrazione che le aree montane non sono più bollate come “periferie” dell’Italia, ma sono anzi evidenziate come perni di uno sviluppo sostenibile e inclusivo.
E ora che siete inebriati dalle prospettive del Fondo Sviluppo della Montagna, iniziate a progettare nuove escursioni, lontano dalla frana di Martinsloch, ma sempre stando attenti alla sicurezza.
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E’ una nuova icona è disponibile per condividere l’altezza della neve. Facilmente misurabile con una classica sonda da sci alpinismo, la condivisione di questa osservazione fornisce informazioni in tempo reale sulla quantità di neve e contribuisce direttamente alla ricerca sul clima, soprattutto se essa viene fatta sui ghiacciai.
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Si tratta di un insieme di itinerari per lo sci alpinismo, il trekking o il mountain bike. Possono anche essere proiettati dal vivo durante la registrazione di una traccia GPS.