Escursioniste donne: sono 150 gli anni di grandi conquiste

Escursioniste donne: sono 150 gli anni di grandi conquiste

Le escursioniste donne sono sempre più protagoniste delle vette, un po’ come nel mondo più in generale sta accadendo in tutti i settori. Se fino a un secolo, un secolo e mezzo fa, questo settore era molto maschilista e poco propenso ad accogliere il gentil sesso, ora si celebrano importanti ricorrenze e si prospettano nuovi scenari dove la parità del sesso prende forma anche a duemila metri sopra il livello del mare. Ecco cosa c’è da sapere su questo tema.

Escursioni delle donne, 150 anni di progressi

Un secolo e mezzo circa è trascorso da quel 1874, anno in cui Anna Ploner divenne la prima donna a raggiungere la vetta della Cima Grande, di fatto spalancando le porte ad intere generazioni di donne amanti della montagna. Un passaggio storico che spiega per quale ragione in queste settimane le donne di LaMunt ripercorrono quel cammino, celebrando 150 anni di progressi e affermando il diritto delle mountain lovers di esperire la montagna in libertà. Come?

Il famoso marchio di montagna “da donne per donne” ha deciso di rendere omaggio ad Anna Ploner, pioniera che a soli 21 anni divenne simbolo dell’emancipazione delle donne ad alta quota. Un risultato che avvenne dopo cinque anni della buona riuscita dell’uomo, a dimostrazione del gap inesistente che esiste tra i generi.

Le dichiarazioni

Sul tema delle escursioni delle donne e sulla ricorrenza della scalata di Anna Ploner così s’è espressa Ruth Oberrauch, fondatrice di LaMunt:

“Celebrando questa impresa, ricordiamo che la montagna ha sempre avuto una forte connessione con il femminile. Insieme a Elena Iacopelli e Micol Dolci, membri del team LaMunt, anche io ho scalato la via normale della Cima Grande, portando simbolicamente con me tutte le donne. Sul libro di vetta ho scritto una dedica: “con tutte le donne del mondo nel cuore”.”

Il tocco femminile alla montagna

Dietro la storia delle escursioni in montagna delle donne c’è la storia di Anna Ploner, figlia dell’alpinista Georg Ploner, che crebbe nella locanda di famiglia, circondata da storie di conquiste alpinistiche. All’età di quindici anni fu testimone della prima ascesa della Cima Grande e, sei anni dopo, decise di viversela in prima persona puntando ad essere la prima donna a scalarne la vetta. Ci riuscì ed entrò nella storia. Un’ispirazione per tutte le appassionate della vetta che sono sempre più numerose:

“Il 47% dei visitatori in alta quota è donna, segno di un cambiamento evidente.”

Ecco perché sempre la fondatrice spiega la direzione futura da prendere per questo aspetto:

“La nostra missione non è solo quella di ripensare l’abbigliamento tecnico in base alle esigenze delle donne, ma anche di raccontare il loro particolare approccio alla montagna, fatto di passione e autodeterminazione.”

Se siete tra le escursioniste donne e volete godervi una nuova sfida alla faccia della montagna maschilista, fatelo con Anna nel cuore e, nella testa, la massima attenzione alla sicurezza.

I nuovi strumenti di MountaiNow

In questo, inoltre, vi supportiamo anche noi con la nostra app e le sue aggiunte di molte nuove caratteristiche tra cui queste principali.

Altezza della neve

E’ una nuova icona è disponibile per condividere l’altezza della neve. Facilmente misurabile con una classica sonda da sci alpinismo, la condivisione di questa osservazione fornisce informazioni in tempo reale sulla quantità di neve e contribuisce direttamente alla ricerca sul clima, soprattutto se essa viene fatta sui ghiacciai.

Nuovi livelli di mappa

Si tratta di un insieme di itinerari per lo sci alpinismo, il trekking o il mountain bike. Possono anche essere proiettati dal vivo durante la registrazione di una traccia GPS.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *