Bambini in montagna? Se ne vedono sempre di più, per fortuna… soprattutto durante le vacanze estive in montagna dove le famiglie virano sempre di più dalle località del mare a quelle in alta quota. Perché si sta più freschi, perché non mancano le attività da fare e perché respirare l’aria così pulita fa molto bene ai nostri figli che sono spesso costretti a vivere dentro lo smog delle nostre città. L’importante è organizzare tutto tenendo al centro le loro esigenze e il loro modus operandi. Ecco consigli partici per evitare di trasformare la vacanza in qualcosa di poco piacevole.
Bambini in montagna, i consigli pratici
Sono tante le indicazioni che le Guide Alpine e, più in generale, gli esperti di montagna danno su come gestire un bambino ad alta quota. Le abbiamo raccolte per voi e le riportiamo qua di seguito:
“A che serve vestirli come un crociato, con imbrago e kit da ferrata, ficcargli un casco in testa, per spingerli lungo il ferrame di un percorso attrezzato con cavi e metalli, forzando una situazione innaturale?
Ai più piccoli piace esplorare e giocare.
Se li trastulliamo in sella a una scintillante e-bike bardati come i grandi, come una tartaruga Ninja, sacrifichiamo l’incontro diretto con il mondo minerale, vegetale e animale.
Tutte quelle lunghe, costose, complesse e stancanti preparazioni che escludono l’andare semplicemente a piedi, nei boschi e nei pascoli, tra massi e ruscelli, non fanno che avvilire l’incontro con la bellezza e i diversi habitat della montagna.
Quando li portiamo in montagna dimentichiamoci un punto di arrivo prefissato.
Accogliamo il loro ritmo, la curiosità per le piccole ordinarie stranezze che andiamo incontrando, non meno meravigliose di stantii paesaggi “mozzafiato” ostentati sui dépliant turistici o resi virali dai social.
Scegliamo i percorsi meno battuti, favoriamo pause e deviazioni, inseguiamo tracce e indizi, raccogliamo (con misura) piccole testimonianze della nostra esplorazione: rami, piume, sassi, ossi, cortecce…
Quiete e attenzione sono i migliori alleati del nostro cammino.
Non ci sono percorsi o fatiche obbligate, né ricompense per raggiungere vette o rifugi.
Qui non suonano campanelle, fischi d’inizio o fine partita, tempi scanditi per lo studio, corsi sportivi, svago programmato, lezioni di musica, corsi di lingue…
Solo il piacere di camminare ed esplorare assieme, grandi e piccoli.
Appunti e spunti per un buon cammino
Vedere, udire, sentire da sé.
Bagnarsi continuamente i piedi nei ruscelli e camminare scalzi nell’erba, anche quando piove.
Ascoltare. Le vecchie case raccontano le storie: voci sottili sottili da udire tra rocce e muri storti
Per vagabondare con la mente ed essere aperti ai segnali delle cose.
Seguire gli indizi. Scoprire nidi, rocce e le nuvole di polline dei mughi sollevate dal vento.
Chiudere gli occhi e camminare in silenzio per respirare l’odore della pioggia.
Fare amicizia con alberi, lumache e farfalle.
Seguire i sentieri poco battuti, con divagazioni, piccole scalate e guadi.
Fotografare senza scatti. Con la semplicità della grafite sul quaderno immortaliamo i nostri incontri e la nostra esplorazione.
Esplorare gli adattamenti tortuosi e bizzarri delle piante.”
Adesso che vi è chiaro come gestire al meglio e con consapevolezza i bambini in montagna, considerate che, durante le escursioni, per loro ma anche per voi, va sempre messa al centro la sicurezza.
I nuovi strumenti di MountaiNow
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Altezza della neve
E’ una nuova icona è disponibile per condividere l’altezza della neve. Facilmente misurabile con una classica sonda da sci alpinismo, la condivisione di questa osservazione fornisce informazioni in tempo reale sulla quantità di neve e contribuisce direttamente alla ricerca sul clima, soprattutto se essa viene fatta sui ghiacciai.
Nuovi livelli di mappa
Si tratta di un insieme di itinerari per lo sci alpinismo, il trekking