K2 record frantumati e colpo di scena. Stiamo parlando di una notizia che arriva dall’India e che potrebbe scombussolare la geografia dell’Asia, modificando la storia dell’alpinismo. Un qualcosa che, se confermato, avrebbe il peso di mettere i bastoni tra le ruote ai festeggiamenti, già avviati in Italia e in Pakistan, per i settant’anni della vittoria italiana sul K2. La vicenda è tutta da snocciolare per gli appassionati di escursioni ed alta quota.
K2 record in forse, le voci di corridoio
Pochi giorni fa il Dipartimento di Geografia e Geofisica dell’Università di Calcutta, una delle più importanti dell’India, ha reso noti i risultati di un lavoro condotto da un gruppo di ricercatori coordinato dal professor K.J. Macha. Secondo questi studiosi, il sollevamento della catena himalayana causato dalla pressione della placca indiana contro l’Asia è molto più forte nella parte orientale, verso Darjeeling e il Bengala, che a ovest dove si alzano le vette del Karakorum. Questo cosa significa? Lo riporta il blog di settore così:
“Le nuove misurazioni, eseguite alla fine del 2023 con la collaborazione dell’Aeronautica Militare Indiana e dell’Accademia delle Scienze del Nepal, hanno fornito quote superiori a quelle riportate fino a oggi dalle mappe. Il Chomolhari, la cima più alta del Bhutan, invece di 7326, misurerebbe 7461 metri, mentre il Pandim passerebbe da 6691 a 6887 metri.”
Le differenze di misurazioni
Il gap più inatteso sarebbe quello del Kangchenjunga, passato da 8596 a 8701 metri, e che quindi sorpasserebbe il K2 (8611 o 8616 metri) come seconda vetta per quota del Pianeta! Qualora questa sorprendente nuova misura fosse confermata, vorrebbe dire che l’impresa degli inglesi George Band, Joe Brown, Norman Hardie e Tony Streather, che nel 1955 toccarono la vetta del Kangch, lascerebbe a casa quella di Achille Compagnoni e di Lino Lacedelli che, un anno prima, arrivarono sul K2.
Onde evitare discussioni e veleni vari, il Magnifico Rettore dell’Università di Calcutta si è impegnato ad organizzare in tempi brevi una spedizione scientifica internazionale per verificare in maniera indipendente le misurazioni nella quale, per correttezza e trasparenza, potrebbero essere coinvolti anche dei ricercatori italiani.
Le reazioni
Il nuovo record del K2 non lascia indifferenti nessuno. Durante una nota trasmissione televisiva il segretario del Partito Comunista (marxista-leninista) del Bengala, discendente del poeta Rabindranath Tagore, S. T. Aleen ha così tuonato:
“Nell’Ottocento i topografi indiani che hanno calcolato l’altezza delle montagne erano venduti agli inglesi, e hanno insultato il Bengala abbassando le sue vette.”
Dall’altra parte del Subcontinente, un comunicato diffuso mercoledì dal Ministero della Difesa di Islamabad prende una posizione opposta:
“Il tentativo di sottomettere il K2 a una montagna bengalese dal nome impronunciabile è un proditorio attacco alla sovranità e all’immagine del Pakistan. Si tratta di una provocazione che potrebbe ridare fuoco alle nostre tensioni con l’India.”
Quel che è certo è che, a causa del “sorpasso” tra le due vette, la tensione sul confine conteso del Kashmir potrebbe aumentare. Nulla di buono all’orizzonte. Voi, nel frattempo, godetevi la vostra escursione ma rigorosamente in sicurezza.
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