Prevenzione degli incidenti in montagna? A un mese esatto da “Sicuri sul Sentiero” è possibile fare un punto sul tema. Ricordiamoci che frequentare la montagna vuol dire anche conoscerla e viverla con attenzione. In questo senso è basilare promuovere, nei confronti di tutti i frequentatori della montagna durante la bella stagione, il giusto mix tra passione e prudenza, mettendo in luce che la sicurezza assoluta non esiste ma che l’incolumità va ricercata attraverso la responsabilità personale. Ecco come è andata.
Prevenzione degli incidenti in montagna: appuntamenti in tredici regioni
Un mese fa esatto “Sicuri sul Sentiero” si è posto questi obiettivi che il Club Alpino Italiano (Cai) e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) mettono al centro della prevenzione degli incidenti più frequenti durante la stagione estiva. Ecco come è andata:
“L’edizione 2023 è andata in programma domenica 18 giugno e ha previsto decine di appuntamenti in 13 regioni. All’inizio dei sentieri, nei pressi delle vie ferrate e nelle falesie sono stati allestiti punti informativi dove gli interessati, oltre a poter assistere a dimostrazioni di soccorso di infortunati, hanno potuto ricevere utili consigli sugli accorgimenti da prendere per ridurre il rischio di incidenti. Una corretta informazione è infatti irrinunciabile per accrescere negli amanti dei territori montani la consapevolezza dei limiti personali e dei rischi insiti nella sua frequentazione.”
La crisi climatica
Come si leghi questo tema attuale con la prevenzione degli incidenti in montagna lo spiega così il responsabile di “Sicuri sul Sentiero”, Elio Guastalli:
“In questo periodo dell’anno si concentra la maggioranza degli interventi di soccorso, molti dei quali mettono in evidenza la difficile percezione dei rischi soprattutto da parte di chi ha poca esperienza, anche su terreno facile. I dati statistici portano l’attenzione verso le conseguenze della crisi climatica che, senza dubbio, stanno alla base di molti incidenti o perlomeno della difficoltà di percepire le condizioni ambientali ad alto rischio. Da sottolineare inoltre l’aumento degli incidenti in alcune discipline come quelle che prevedono l’utilizzo della mountain bike, favorito anche dalla diffusione massiccia della bicicletta a pedalata assistita.”
I numeri
Come sta messa la sicurezza nella montagna? Lo si evince da questi numeri dell’anno scorso:
- il 50% dei 10.367 interventi effettuati dal Soccorso Alpino e Speleologico si è concentrato nei mesi di giugno (9,5%), luglio (14,6%), agosto (16%) e settembre (10,1%)
- l’attività maggiormente praticata dagli infortunati è stata l’escursionismo (50,2% dei casi)
- segue proprio la mountain bike (9,0%, con un trend in forte crescita di anno in anno negli ultimi 5 anni).
Guastalli infine ha sottolineato che le regole per diminuire il pericolo di essere coinvolti in incidenti durante la frequentazione della montagna sono le seguenti:
-
- prudenza
- preparazione dell’escursione
- abbigliamento e attrezzature adeguate
- rinuncia immediata alle prime avvisaglie di difficoltà o problemi non previsti e al di sopra delle proprie capacità
Non molte regole, insieme a quelle del Soccorso Alpino, ma basilari, per fare in modo che la montagna sia un piacere in sicurezza.
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