Montagna e spiritualità? Un binomio sempre più reale come hanno spiegato qualche settimana fa alla Casina Pio IV nel simposio dal titolo “Il messaggio della montagna”, promosso dal Dicastero della Cultura e l’Educazione insieme al Segretariato della Mountain Partnership della FAO. Partendo dalle parole del “Laudato sii” di Papa Francesco, l’evento era inserito nel contesto della Giornata Internazionale della Montagna che viene celebrata ogni 11 dicembre per sottolineare il ruolo delle montagne e delle popolazioni che vi abitano per l’equilibrio del pianeta.
Montagna e spiritualità, il ruolo delle donne
Il tema sui cui s’è mosso questo ragionamento è stato “Le donne muovono le montagne” che lavorava per valorizzare il ruolo cruciale delle donne per la conservazione delle tradizioni, delle conoscenze e per la protezione delle risorse naturali quali la biodiversità in tutti gli ecosistemi montani del mondo. Ne hanno discusso 70 ospiti invitati al convegno tutti protagonisti in vario modo della montagna:
- alpinisti
- rifugisti
- scienziati
- esperti di sviluppo sostenibile
- operatori turistici
- volontari
- sportivi
L’esperienza spirituale
Papa Francesco ci aveva spiegato che “dalla gente di montagna impariamo il senso di comunità e il camminare insieme”. Le sue parole sono state riprese dal cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero della Cultura e l’Educazione, così:
Il pellegrinaggio, il viaggio e l’ascesa rappresentano la possibilità di un incontro più profondo con sé stessi. La distanza, il camminare spesso attraverso percorsi alternativi, offrono una visione più ampia e più illuminata” a cui tutti aneliamo. La vita sarebbe limitata, ha continuato, se non ci fosse la possibilità di questo contatto con la natura che permette un contatto con la propria interiorità.
Le dichiarazioni
Sempre il Prefetto dichiara questo sul binomio montagna e spiritualità:
Un itinerario spirituale, dunque, quello che si compie in montagna. L’inaccessibile si rivela progressivamente accessibile mentre scaliamo la montagna. Nessuno è pittore fin tanto che non dipinge un’esperienza simile a quella che una montagna ci offre disse Cezanne. Eppure sono proprio le montagne a subire per prime oggi le conseguenze del cambiamento climatico e le loro popolazioni sono quelle che ne soffrono di più. Come sostiene la Laudato sii, la cura dell’ambiente non è solo una questione tecnica, ma ha una dimensione profondamente culturale e spirituale. “Tutto il creato è una carezza di Dio.
Vivere sulla pelle montagna e spiritualità è una grande esperienza. Non rinunciate a farlo ma sempre col massimo della sicurezza.
I nuovi strumenti di MountaiNow
In questo vi supportiamo noi con la nostra app e le sue aggiunte di molte nuove caratteristiche tra cui queste principali.
Altezza della neve
E’ una nuova icona è disponibile per condividere l’altezza della neve. Facilmente misurabile con una classica sonda da sci alpinismo, la condivisione di questa osservazione fornisce informazioni in tempo reale sulla quantità di neve e contribuisce direttamente alla ricerca sul clima, soprattutto se essa viene fatta sui ghiacciai.
Nuovi livelli di mappa
Si tratta di un insieme di itinerari per lo sci alpinismo, il trekking o il mountain bike. Possono anche essere proiettati dal vivo durante la registrazione di una traccia GPS.
Dati fotografici
Una volta che siete a casa, le foto possono essere condivise in un attimo. Non c’è bisogno di inserire la data o il luogo manualmente, l’applicazione lo fa per voi.