Fino a qualche anno fa in questo periodo fioccava la neve, ora le disdette delle prenotazioni per la montagna. Le ragioni sono tante e tutte concrete: la nuova variante Omicron, il super Green Pass e l’innalzamento del numero dei contagi. I numeri di questo settore sono in calo totale, dopo mesi estivi di ripresa l’incubo è alle porte. Se non arriveranno nuovi aiuti in tal senso, sarà davvero difficile evitare l’implosione di molte attività storiche.
Le dichiarazioni
A spiegare cosa ci sia dietro a questi numeri assurdi ci pensa il Presidente di Federalberghi Torino Fabio Borio:
Non ci rimane che sperare nel last minute della neve, anche se sarà sempre meglio dell’anno scorso quando a quest’ora eravamo chiusi. Di questi tempi l’anno passato, non si poteva nemmeno viaggiare. Ma dobbiamo fare un distinguo tra la città, che in questo periodo ha sempre avuto poche richieste, e la montagna che invece sta vivendo qualche criticità.
E la crisi ha proprio investito quella montagna che ora si trova a fare i conti con chi, complice la pandemia e la paura di vedere sfumare le ferie per una quarantena improvvisa, preferisce vivere alla giornata e prenotare all’ultimo momento. Su questo continua ad esprimersi Borio:
L’incertezza ormai ha portato le persone a prenotare all’ultimo. Oggi le cose si muovono a rilento. Il rischio è che, prenotando agli sgoccioli, non ci siano poi eventi a cui partecipare.
L’esempio
Chi va in montagna all’ultimo momento sceglie di andare in giornata, e lo dimostrano le presenze registrate del comprensorio della Via Lattea dove lo scorso weekend si sono registrate più di 5 mila presenze ogni giorno, numeri ben lontani dai 20 mila toccati due anni fa. Ad amplificare il problema le mancate prenotazioni dall’estero, come evidenzia Sergio Ferrando, responsabile dell’hotel Marguareis di Artesina:
Noi lavoriamo con l’Inghilterra soprattutto a gennaio e febbraio. Da un ipotetico tutto esaurito degli anni passati ora non abbiamo quasi nessuna prenotazione. A saltare anche le settimane bianche degli studenti, italiani compresi, su cui noi puntavamo. Le stanze confermate si contano sulle dita di una mano. La situazione è davvero difficile.
Le proiezioni di Federalberghi per il turismo della montagna
Queste disdette delle prenotazioni per la montagna impongono di ragionare su un calo rispetto al 2019:
- di partenze per Capodanno (-48,2%)
- per le feste di Natale (-20%).
Si punta allora ad un turismo di prossimità fatto di sciatori che si possono spostare senza Green Pass tra Regioni.
Le nuove regole sulle piste da sci
Per tamponare questa emorragia delle disdette delle prenotazioni per la montagna, le linee guida prescrivono controlli a campione per salire sugli impianti al chiuso con capienza dell’80 per cento. Ci vorrà anche un’assicurazione per gli sciatori che prevede delle tutele maggiori sulla sicurezza. In questo senso vi invitiamo a partire minuti della nostra app e dei suoi nuovi strumenti.
I nuovi strumenti di MountaiNow
Sulla sicurezza in montagna vi supportiamo noi con l’aggiunta di molte nuove caratteristiche tra cui queste principali.
Altezza della neve
E’ una nuova icona è disponibile per condividere l’altezza della neve. Facilmente misurabile con una classica sonda da sci alpinismo, la condivisione di questa osservazione fornisce informazioni in tempo reale sulla quantità di neve e contribuisce direttamente alla ricerca sul clima, soprattutto se essa viene fatta sui ghiacciai.
Nuovi livelli di mappa
Si tratta di un insieme di itinerari per lo sci alpinismo, il trekking o il mountain bike. Possono anche essere proiettati dal vivo durante la registrazione di una traccia GPS.
Dati fotografici
Una volta che siete a casa, le foto possono essere condivise in un attimo. Non c’è bisogno di inserire la data o il luogo manualmente,