Nell’ottica di godersi a pieno una nuova stagione sciistica dopo gli anni duri di pandemia, è bene mettere in valigia anche le informazioni sulle tante novità che nel settore stanno arrivando. L’assicurazione obbligatoria per sciare si staglia come l’argomento principe ma fa molto discutere anche l’alcol test sulle piste. Tutti quello che amano scendere a valle sanno che esiste una tacita tradizione di bombardini e cicchetti vari che ora sembra davvero volgere al termine. Vediamo più nel dettaglio il tema.
La legge sull’alcol test sulle piste
Tutto nasce dall’attuazione dell’articolo 9 della legge 8 agosto 2019, n. 86, recante misure in materia di sicurezza nelle discipline sportive invernali. Nello specifico l’articoli 31 disciplina accertamenti alcolemici e tossicologici sancendo che:
- È vietato sciare in stato di ebbrezza in conseguenza di uso di bevande alcoliche e di sostanze tossicologiche.
- Gli organi accertatori, nel rispetto della riservatezza personale e senza pregiudizio per l’integrità fisica, possono sottoporre gli sciatori ad accertamenti qualitativi non invasivi o a prove, anche attraverso apparecchi portatili.
- Quando gli accertamenti qualitativi di cui al comma 2 hanno dato esito positivo ovvero quando si abbia altrimenti motivo di ritenere che lo sciatore si trovi in stato di alterazione psicofisica derivante dall’influenza dell’alcool o di droghe, gli organi accertatori, anche accompagnandolo presso il più vicino ufficio o comando, hanno la facoltà di effettuare l’accertamento con gli strumenti e le procedure previste dall’articolo 379 del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495.
Chi esegue l’alcol test sulle piste da sci
Stabilito che è normativo l’alcol test sulle piste c’è da chiedersi quali siano i soggetti proposti al controllo alcolemico e tossicologico che sono i seguenti:
- Polizia di Stato
- Arma dei Carabinieri
- Corpo della Guardia di Finanza
- Corpi di polizia locali, nello svolgimento del servizio di vigilanza e soccorso nelle località sciistiche
Le sanzioni
Cosa si rischia se non si passa l’alcol test sulle piste? Essendo connesso al decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495 per il Codice della Strada, le conseguenze amministrative e penali dell’alcol test sono di base le stesse:
Chi fosse trovato in stato di ebbrezza o alterazione psicofisica tossicologica sulle piste da sci rischierebbe sanzioni che vanno dalla multa fino all’arresto, a seconda della gravità.
Ecco nello specifico le sanzioni che potranno scaturire dall’alcol test sulle piste.
Tasso alcolemico superiore a 0,5 g/l e inferiore a 0,8 g/l
- Sanzione amministrativa da € 531 a € 2.125;
- Sospensione della patente da 3 a 6 mesi;
- Decurtazione di 10 punti dalla patente.
Tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l e inferiore a 1,5 g/l
- Ammenda da € 800 a € 3.200;
- Arresto fino a 6 mesi;
- Sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno;
- Decurtazione di 10 punti dalla patente.
Tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l
- Ammenda da € 1.500 a € 6.000;
- Arresto da 6 mesi a 1 anno;
- Sospensione della patente da 1 a 2 anni;
- Sequestro del veicolo;
- Confisca del veicolo (ma solo se: il veicolo guidato è di tua proprietà e la sentenza penale ha riconosciuto che sei colpevole);
- Decurtazione di 10 punti dalla patente.
L’alcol test sulle piste in caso di incidente
Le sanzioni descritte ai punti 1., 2. e 3. sono raddoppiate se lo sciatore, oltre a risultare positivo all’alcol test, fa un incidente. In caso di sinistro su piste sciistiche, infatti, il Decreto Legislativo numero 40 del 28 febbraio 2021 prevede anche:
- Assicurazione obbligatoria RCT per sciare in Italia
- Obbligo del casco per i minori di 18 anni sulle piste da sci
- Divieto alle ciaspole e allo scialpinismo sulle piste da sci
La ratio dietro all’ingresso dell’alcol test sulle piste è quella di aumentare la sicurezza sugli impianti sciistici. Cosa che noi facciamo anche con i nostri strumenti.
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