I danni dei cambiamenti climatici sono sempre più evidenti ma c’è un aspetto meno noto che vale la pena di approfondire e riguarda la macro-economia. La crisi climatica potrebbe impattare sull’economia dei paesi più ricchi come due pandemie di Covid all’anno. Un buco colossale che richiede la necessità di entrare in azione ora, per contenere il surriscaldamento globale entro i limiti fissati dall’Accordo di Parigi.
I numeri dei costi dei cambiamenti climatici
Gli esperti economisti ci spiegano che, nel lasso di tempo della pandemia:
le economie del G7 hanno perso in media il 4,2% del Pil.
Secondo loro, le perdite economiche dovute alla crisi climatica sarebbero il doppio! Questi costi dei cambiamenti climatici sono emersi in una ricerca condotta da Swiss Re Institute, centro di ricerca che fa capo all’omonimo gruppo assicurativo, in collaborazione con Oxfam.
I possibili scenari
Conti alla mano significa che restare con le mani in mano circa il riscaldamento globale vorrebbe dire far perdere all’economia globale un ulteriore 10% del Pil entro la metà del secolo. Gli economisti dello studio spiegano:
Con l’attuale traiettoria, il Pil globale potrebbe essere inferiore dell’11-14% entro la metà del secolo rispetto a un mondo senza cambiamenti climatici. Rispettando gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, invece, la perdita sarebbe decisamente inferiore (circa il 4%).
La natura della crisi
L’ombra dei costi dei cambiamenti climatici sembra essere davvero lunga. Questi effetti economici, infatti, producono queste proiezioni:
- l’India potrebbe perdere il 27% del Pil entro il 2050;
- le Filippine addirittura il 35%;
- per il Sudafrica ci si attende una contrazione del 17,8%;
- per la Colombia del 16,7%;
- per l’Australia si prevede un -12,5% del Pil;
- per la Corea del Sud un -9,7%.
I costi dei cambiamenti climatici per i paesi a basso reddito, poi, potrebbero essere addirittura devastanti. Lo dice un recente studio della Banca Mondiale che spiega che, entro il 2030, ci saranno tra i 32 e 132 milioni di persone in più in condizioni di povertà estrema, proprio a causa del cambiamento climatico.
Ovviamente questa crisi non risparmierà l’Europa. Se non vengono raggiunti gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e non se ne fissano di nuovo per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050:
- l’Italia rischia una contrazione dell’11,4% del Pil entro il 2050;
- la Francia del 10%;
- la Germania dell’8,3%.
I nuovi strumenti di MountaiNow
Anche sei i costi dei cambiamenti climatici sono alti, non si deve risparmiare mai sulla sicurezza. In questo vi supportiamo noi con l’aggiunta di molte nuove caratteristiche tra cui queste principali.
Altezza della neve
E’ una nuova icona è disponibile per condividere l’altezza della neve. Facilmente misurabile con una classica sonda da sci alpinismo, la condivisione di questa osservazione fornisce informazioni in tempo reale sulla quantità di neve e contribuisce direttamente alla ricerca sul clima, soprattutto se essa viene fatta sui ghiacciai.
Nuovi livelli di mappa
Si tratta di un insieme di itinerari per lo sci alpinismo, il trekking o il mountain bike. Possono anche essere proiettati dal vivo durante la registrazione di una traccia GPS.
Dati fotografici
Una volta che siete a casa, le foto possono essere condivise in un attimo. Non c’è bisogno di inserire la data o il luogo manualmente, l’applicazione lo fa per voi.
Non solo! Se questo item “giovani europei e cambiamenti climatici” v’incuriosisce, partecipate alla campagna di osservazioni quest’estate: puoi aiutare la ricerca sui cambiamenti climatici. Come? Vi basteranno pochi click passeggiando o da casa. LEGGETE MEGLIO QUA