Che la questione dei cambiamenti climatici non sia secondaria lo dimostrano tanti fattori che possono riscontrare gli stessi appassionati di montagna con i loro occhi. Il surriscaldamento scioglie i ghiacciai e questo genera una reazione a catena che modifica tutto l’equilibrio della fauna e della flora. Ecco perché sta diventando un tema in cima all’agenda setting ed ecco perché soprattutto i giovani hanno deciso di farne una priorità. Ma, se qualcuno ancora non fosse convinto a pieno di quanto possa incidere tutto ciò sul Pianeta, basterà conoscere la storia dei cambiamenti climatici sui mammut.
La scoperta
Perché si parla di cambiamenti climatici sui mammut? Perché gli studiosi hanno scoperto recentemente questo:
I mammut, i mastodonti e gli altri antenati degli elefanti moderni sono stati decimati dai cambiamenti climatici prima ancora che dalle lance dei cacciatori preistorici: una parabola simile a quella dei dinosauri, già in forte declino per colpa del clima nei 10 milioni di anni antecedenti alla caduta dell’asteroide.
Nello specifico lo dichiarano due ricerche internazionali pubblicate rispettivamente su Nature Ecology and Evolution e Nature Communications.
Il primo studio
Il primo studio sui cambiamenti climatici sui mammut, condotto dai paleontologi delle università di Bristol (Gran Bretagna), Alcalà (Spagna) ed Helsinki (Finlandia), ha preso in esame i resti di antichi proboscidati conservati nei musei di mezzo mondo per ricostruire l’evoluzione di 185 specie nell’arco di 60 milioni di anni. Durante la ricerca sono stati analizzati tratti come:
- le dimensioni
- la forma del cranio
- la superficie masticatoria dei denti
Grazie a questa divisione, i ricercatori hanno scoperto che:
l’evoluzione di questi animali ha subito una forte accelerazione 20 milioni di anni fa, quando sono usciti dall’Africa per migrare verso Europa, Asia e Nord America. Il rischio di estinzione ha raggiunto il picco 2,4 milioni di anni fa in Africa, 160.000 anni fa in Eurasia e 75.000 anni fa in America: una tempistica che riflette quella dei cambiamenti climatici e non l’espansione delle prime popolazioni umane né lo sviluppo degli strumenti per la caccia ai grandi erbivori.
Il secondo studio
La ragione per cui si parla di cambiamenti climatici sui mammut è racchiusa nel secondo studio secondo cui il clima sarebbe responsabile anche del declino dei dinosauri. In merito i ricercatori dell’università di Bristol e Montpellier dichiarano:
Abbiamo studiato le sei famiglie di dinosauri più diffuse nel Cretaceo, tra 150 e 66 milioni di anni fa e abbiamo osservato che si stavano evolvendo ed espandendo con successo fino a quando, 76 milioni di anni fa, c’è stato un declino repentino. Il tasso di estinzione è salito e in alcuni caso il tasso di comparsa di nuove specie è crollato.
Due i fattori che hanno determinato questo disastro e sempre i ricercatori li illustrano:
Il primo è che il clima è diventato più freddo, rendendo difficile la vita ai dinosauri e poi la perdita degli erbivori, che ha reso gli ecosistemi instabili e suscettibili a una cascata di estinzioni.
I cambiamenti climatici sui mammut, quindi, hanno avuto effetti devastanti. Noi siamo molto più piccoli e meno forti. Consideriamolo.
I nuovi strumenti di MountaiNow
Ora che sapete tutto su come hanno agito i cambiamenti climatici sui mammut, pensate alla sicurezza. In questo vi supportiamo noi con l’aggiunta di molte nuove caratteristiche tra cui queste principali.
Altezza della neve
E’ una nuova icona è disponibile per condividere l’altezza della neve. Facilmente misurabile con una classica sonda da sci alpinismo, la condivisione di questa osservazione fornisce informazioni in tempo reale sulla quantità di neve e contribuisce direttamente alla ricerca sul clima, soprattutto se essa viene fatta sui ghiacciai.
Nuovi livelli di mappa
Si tratta di un insieme di itinerari per lo sci alpinismo, il trekking o il mountain bike. Possono anche essere proiettati dal vivo durante la registrazione di una traccia GPS.
Dati fotografici
Una volta che siete a casa, le foto possono essere condivise in un attimo. Non c’è bisogno di inserire la data o il luogo manualmente, l’applicazione lo fa per voi.
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