Albert Einstein diceva che, quando si saranno estinte le api, il mondo sarebbe finito. Sembrava una frase strana e invece era molto sensata nell’ottica di oggi in cui i cambiamenti climatici stanno sconvolgendo gli scenari atmosferici e, quindi, ciò che regola la fauna. Lo sanno bene gli appassionati della montagna che vedono sciogliersi i ghiacciai e fuggire gli animali che a quelle temperature vivevano. Lo conferma la notizia dell’assicurazione delle api per i cambiamenti climatici. Vediamo meglio di cosa si tratta.
La polizza
I principali media riportano la novità che, da oggi, c’è una polizza che protegge l’apicoltura italiana anche dai danni causati dal cambiamento climatico, e nasce per dare nuova linfa ad un settore in crisi. Di base è stato siglato un importante accordo tra:
- Ci Assicura
- Unaapi
- Conapi
- di.Italia
- Cattolica Assicurazione.
Ma in cosa consiste quest’assicurazione delle api per i cambiamenti climatici? Si apprende che:
Con questo accordo gli apicoltori sono tutelati sia per le pratiche tradizionali come la transumanza e la gestione degli alveari, ma anche per furti e vandalismo spesso frequenti tra gli apicoltori.
Non solo. Grazie a questa polizza gli apicoltori hanno anche una tutela per perdite dovute ai cambiamenti climatici che continuano ad affliggere questo settore causando morie di api e ingenti perdite economiche per gli apicoltori.
I danni di quest’anno
L’assicurazione delle api per i cambiamenti climatici nasce quest’anno dopo le inaspettate e ingenti piogge di maggio e le gelate primaverili che hanno dimezzato la produzione di miele. Gli esperti dichiarano che:
il gelo ha fatto morire molti fiori e piante sottraendo cibo alle api, le piogge hanno impedito alle api di volare e di raccogliere il poco cibo rimasto. I problemi non sono dovuti solo all’acqua, ma anche la siccità è in aumento e lo stiamo vedendo proprio in queste ultime settimane. Insomma, questa polizza sembra un buon modo per proteggere da queste criticità inaspettate e sempre più invasive.
Le dichiarazioni
La portavoce degli apicoltori Barbara Bonomi dichiara così:
La stagione di quest’anno è a rischio a causa del brutto tempo e delle gelate, le api non hanno cibo e non riescono a sostenersi. I cambiamenti climatici non sono un problema solo di questi allevatori, ma di tutto il settore agricolo. Le assicurazioni che tutelano gli agricoltori su furti e danni sono molte e sicuramente sono un ottimo modo per proteggersi da potenziali perdite. Bisogna sottolineare però che le più importanti compagnie assicuratrici non offrono al momento polizze legate ai cambiamenti climatici, che costantemente mettono a dura prova i raccolti dei nostri agricoltori. Ci auguriamo che la polizza per l’apicoltura creata da Ci Assicura, Unaapi, Conapi, Coop.di.Italia e Cattolica Assicurazione possa servire come esempio e coinvolgere in futuro anche consorzi agricoli.
I nuovi strumenti di MountaiNow
E cosa dimostra l’assicurazione delle api per i cambiamenti climatici? Che, se già era stato complicato avere sotto controllo la sicurezza in montagna in passato, con i diversi cambiamenti climatici in atto tutto sarà sempre più imprevedibile. Vi supportiamo noi con l’aggiunta di molte nuove caratteristiche tra cui queste principali.
Altezza della neve
E’ una nuova icona è disponibile per condividere l’altezza della neve. Facilmente misurabile con una classica sonda da sci alpinismo, la condivisione di questa osservazione fornisce informazioni in tempo reale sulla quantità di neve e contribuisce direttamente alla ricerca sul clima, soprattutto se essa viene fatta sui ghiacciai.
Nuovi livelli di mappa
Si tratta di un insieme di itinerari per lo sci alpinismo, il trekking o il mountain bike. Possono anche essere proiettati dal vivo durante la registrazione di una traccia GPS.
Dati fotografici
Una volta che siete a casa, le foto possono essere condivise in un attimo. Non c’è bisogno di inserire la data o il luogo manualmente, l’applicazione lo fa per voi.
Non solo! Se questo item “giovani europei e cambiamenti climatici” v’incuriosisce, partecipate alla campagna di osservazioni quest’estate: puoi aiutare la ricerca sui cambiamenti climatici. Come? Vi basteranno pochi click passeggiando o da casa. LEGGETE MEGLIO QUA