Montagna autentica: una riscoperta da fare in piena pandemia

Montagna autentica: una riscoperta da fare in piena pandemia

Nel centro della pandemia c’è la sicurezza mondiale della nostra salute e questo merita il massimo del rispetto. Resta inteso, però. che, a latere della questione generale, ci sono interessi che stanno mutando molto. Tra questi la passione per la montagna è in caduta libera perché uscire di casa e ancor più tra regione e regione è pressoché impossibile. Eppure, nel caos del momento storico, si può ancora godere ad alta quota. Come? Con la scoperta di una montagna autentica che non ha nulla da invidiare a quella più “praticata”.

Scopriamola insieme.

Lo sci alpinismo

In un’ottica di montagna autentica dovuta al Covid, questo è uno sport dal profumo antico, nato in un tempo in cui non si era ancora assuefatti alla comodità degli impianti di risalita e delle piste perfettamente battute. Ora che la chiusura degli impianti è confermata ovunque, se abitate nelle regioni giuste, potreste praticarlo nei giorni consentiti.

La disciplina

L’esigenza e la preoccupazione di evitare assembramenti possono rappresentare un’opportunità in più per avvicinarsi allo sci alpinismo che in Italia trova dei luoghi perfetti per esprimersi in una godibile montagna autentica. Uno di questi luoghi è il comprensorio Pontedilegno-Tonale:

dove gli scialpinisti possono trovare una serie di itinerari diversi per difficoltà, durata e tecnica, alcuni dei quali da percorrere anche in più giorni: proprio qui, non a caso, si svolge in queste ore la Coppa del Mondo di Skialp 2020/2021, con due gare (gara sprint e vertical race), nello scenario impareggiabile del Corno d’Aola all’interno del gruppo montuoso dell’Adamello.

La montagna autentica  imposta dalla pandemia è lo spunto ideale per sottolineare le grandi peculiarità positive che questo sport custodisce tra cui:

  • la capacità per chi lo pratica anche a livello dilettantistico di riconnettere con l’anima più vera della montagna;
  • il grande esercizio fisico nella risalita;
  • l’amore per un confronto meno umanizzato con la montagna.

Le dichiarazioni dell’esperto

Il Direttore di gara della Coppa del Mondo e istruttore del soccorso alpino Guido Salvetti su questa evoluzione della montagna autentica dice:

Lo sci alpinismo ha parecchi vantaggi: sanitari, psicologici e ambientali. Permette infatti di sovvertire l’approccio mainstream alla montagna. Il momento topico dell’atto sportivo diventa la salita. Mentre la discesa con gli sci diventa complementare. Per chi lo pratica a livello amatoriale, andare in salita permette di riconnettersi con l’aspetto più slow della montagna. È l’occasione per allargare i propri orizzonti, allontanarsi dal giogo delle classiche piste da sci battute.

Perché fare sci alpinismo

Le ragioni per godersi questo tipo di montagna autentica sono spiegate da Michele Bertolini, Direttore del Consorzio Pontedilegno-Tonale:

Molti dopo averlo scoperto, si cimentano in questo sport alternandolo allo sci alpino. E’ una disciplina molto affascinante che rende molto intimo il rapporto tra uomo e montagna, che richiede rispetto, attenzione e la giusta consapevolezza.

La consapevolezza del proprio corpo, della propria capacità atletica, dell’importanza di alimentarsi nel modo giusto, l’attenzione massima alla sicurezza e alle condizioni del territorio sono elementi indispensabili per chi pratica sci alpinismo, a qualunque livello. È un limite ma anche un grande vantaggio perché ti obbliga a fare un percorso interiore che rende più sicuri e autonomi.

Le precauzioni dello sci alpinismo

Si tratta di una montagna autentica bella ma da non sottovalutare mai. E’ essenziale avvicinarsi allo sci alpinismo facendosi assistere da guide alpine. Lo ribadisce il Presidente del Comitato Organizzatore della tappa di Coppa del mondo di Ponte di Legno Alessandro Mottinelli con queste parole:

Loro conoscono il territorio, i suoi ostacoli, i pericoli, sanno distinguere le condizioni della neve, del meteo e quindi ridurre il rischio di incidenti che in alta montagna possono sempre rivelarsi estremamente pericolosi. Chi si avventura su tracciati di ski alp deve infatti avere sempre un abbigliamento idoneo e deve portare con sé il dispositivo ARTVA, pala, sonda, picozza, ramponi, occhiali polarizzati, crema solare e casco. Prima di partire è obbligatorio consultare sempre il bollettino valanghe e mettere al corrente della propria destinazione paranti, amici o la struttura presso cui si alloggia.

Sono tutte accortezze che gli sciatori tradizionali ormai hanno dimenticato ma che fanno parte dell’approccio normale delle genti di montagna da secoli. Grazie allo sci alpinismo si possono riscoprire. E con esse, aumenta il rispetto e l’attenzione verso questi luoghi tanto belli e maestosi.

Dove trovare neve per lo sci alpinismo

Sembra lapalissiano dirlo ma per godersi questa montagna autentica ci vuole neve e per trovarla di certo in dicembre ci siamo noi. In che senso? Col nostro nuovo strumento “Mappa della Neve”. Si tratta di mappe geolocalizzate località per località aggiornate ogni 24 ore con immagini satellitari di prima qualità e contributi di tutti gli iscritti alla comunità. In pratica sono un occhio costante di un’intera popolazione sullo stato attuale della neve. Come vederle?

Aggiornate la nostra app (da Google Play o da AppStore)o usate il sito web ufficiale e andate a sbirciare la situazione per sapere dove sciare a dicembre nel weekend del 14 e 15. Non dimenticatevi, però, di darci una mano a tenere aggiornate le informazioni. Come? Segnalando la vostra esperienza su MountaiNow in modo che tutti ne saranno a conoscenza.

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