Mala tempora currunt… dicevano i latini. Significa che sono tempi duri e ora sono ancora più duri con una zona rossa forzata per tutta l’Italia durante le feste natalizie e blocchi individuali al limite del lockdown. Nulla da recriminare, però. La salute conta più di tutto ed è giusto rispettare le indicazioni governative. Vorrà dire che potremo usare questi giorni di stop per fare un po’ il punto sui cambiamenti della montagna, che non sono pochi. Proprio in quest’anno “ballerino” il matrimonio tra montagna e tecnologia, spesso annunciato, s’è consumato davvero. E i vantaggi sono tutti degli appassionati delle escursioni con sempre più informazioni, sicurezza e opzioni di azioni.
Vediamo insieme nel dettaglio la questione.
Il grado di sicurezza della montagna
Il punto focale per tutti gli appassionati di montagna è la sicurezza. In alta quota c’è la Natura Selvaggia che, se sottovalutata, può fare molto male. Come anticipato, gli spiragli che questa particolarissima stagione invernale possono aprire possono essere messi in chiaro in questi giorni di pausa e, infatti, sono stati messi in chiaro da Alfredo Tradati, coordinatore del progetto Prowinter, con queste parole:
La montagna è sicura: 1000 noleggi italiani insieme per l’apertura delle aree sciistiche.
Quello che conta è evidenziare che le opportunità a disposizione dei possibili nuovi utenti della neve che si avvicineranno alla montagna per vivere le loro prime esperienze sono racchiuse in strumenti come:
- ciaspole
- sci da fondo
- skialp
Il boom delle nuove attrezzature
Tutti i dati web sui cambiamenti della montagna (dall’analisi dei social a quella del traffico dei siti specializzati) confermano che sono, infatti, i nuovi attrezzi della neve a farla da padrone sul mercato e che nessun addetto ai lavori può esimersi dal salvare almeno in parte la stagione facendosi cogliere impreparato su questo materiale tanto amato (e ambito) dai nuovi utenti della montagna o da coloro che fino a ieri si divertivano solo sulle piste in modo tradizionale.
C’è un’altra questione che emerge dalla lettura dei gusti degli appassionati e dei cambiamenti della montagna.
Alle persone piace sempre di più la neve slow, perché:
- si “usa” fra tranquillità e natura pacifica;
- ce n’è in grande abbondanza sulle nostre vette per via delle frequenti precipitazioni di dicembre che hanno trasformato i nostri panorami in autentiche calamite naturali.
La speranza è che, una volta curate le ferite di questo 2020, il pubblico dei neofiti della montagna si renda conto delle mille occasioni di svago offerte dalla montagna anche d’inverno, accrescendo così l’attenzione verso le cime. Ancor di più, in tal senso, servirà il nuovo tool di MountaiNow. Quale?
Lo strumento della “Mappa della neve”
Si tratta dello strumento della Mappa della Neve, che fa trovare la neve slow in pochi click a chiunque lo userà. Tecnicamente è:
Un cluster di mappe geolocalizzate, località per località, aggiornate ogni 24 ore con immagini satellitari di prima qualità e soprattutto con i contributi di tutti gli iscritti alla comunità.
In pratica è un occhio costante degli appassionati delle escursioni. La neve cambia di sostanza e di posto? Ora lo potete sapere in tempo reale.
Come usare il tool Snow Map? Basta aggiornare la nostra app (da Google Play o da AppStore) o andare sul sito web ufficiale.
Non dimenticatevi, però, di fare la vostra parte! Dateci una mano a tenere aggiornate le informazioni condividendo le vostre informazioni e le vostre foto sulla situazione della neve in Italia su MountaiNow in modo che tutti ne saranno a conoscenza.
L’unione fa la forza e la tecnologia la rinsalda! I cambiamenti della montagna sono ormai già realtà.