Come vivere la montagna dopo il Coronavirus: l’esempio di Pieve di Cadore

Come vivere la montagna dopo il Coronavirus: l’esempio di Pieve di Cadore

L’emergenza del Coronavirus ha spiazzato tutti. Nessuno era preparato ad affrontarlo e il lockdown h fatto danni di salute, economici ma anche psicologici. Ora siamo nella Fase 2 ed è doveroso reagire. Adesso è indispensabile capire quale strada imboccare per ritornare ai modelli di sanità, di economia, di scuola, di sport, di tempo libero che ci danno modo di guardare al futuro con tranquillità.

Il Coronavirus in montagna

Anche la montagna ha bisogno di ripensarsi. Ecco perché ogni singola storia italiana può essere utile per scoprire come vivere la montagna dopo il Coronavirus. Quella di pieve di Cadore ne è fulgido esempio. Ha sortito grande effetto nelle coscienze degli abitanti del posto l’incontro avvenuto lo scorso sabato 18 luglio alle ore 15 presso il Gran Caffè Tiziano. Il sociologo e filosofo della montagna Annibale Salsa, lo pneumologo Stefano Nardini, il direttore di Confindustria Belluno Dolomiti Andrea Ferrazzi e il presidente del Cai Veneto Renato Frigo si sono confrontati proprio sul tema della montagna dopo il nirus.

L’incontro

Organizzato dal Comune di Pieve di Cadore e dalla locale Sezione Cai, questo meeting è stato un contributo al dibattito sulla necessità di cambiare lo stile di vita che non può più essere basato sui consumi, sul tutto e subito, sulle contraddizioni, su un benessere che non finisce mai. Questo ovunque e quindi anche in montagna dove è necessario fare i conti con un ambiente che, proprio in questa fase, sotto la spinta della paura, viene ricercato per l’aria sana e per gli spazi aperti, ma che evidenzia limiti e contraddizioni che non possono non essere tenute in debita considerazione.

Da questo confronto su come vivere la montagna dopo il Coronavirus sono venute fuori interessanti indicazioni sul come vivere la montagna in Fase 2 dove le paure e le preoccupazioni si intrecciano con l’esuberante desiderio di riappropriarsi delle vecchie abitudini. L’impegno dei relatori è stato quello di indicare regole nuove che consentano di vivere la montagna con i suoi valori, le sue bellezze naturali e culturali, ma anche con i suoi limiti osservando le buone regole del rispetto.

Cercatevi i video dell’incontro su Youtube.

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