E’ fase 2 anche per gli appassionati della montagna. Cosa significa nel concreto? Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM del 26 aprile 2020 in cui si ha dato il via alla Fase 2 dell’emergenza sanitaria, si attendevano alcune precisazioni da parte del Governo relativamente alla pratica delle attività motorie e sportive.
Dalla prima lettura, il testo stabiliva che tali pratiche potessero essere svolte liberamente all’interno della propria regione solo partendo dalla propria abitazione, quindi a piedi o in bicicletta. Non a caso, tra le ragioni di spostamento con i mezzi privati e pubblici, per i quali è ancora valida l’autocertificazione, non era inserito lo svolgimento dell’attività sportiva. Tutto è stato chiarito in un documento della montagna in fase 2.
Per capire come gestire la montagna in fase 2 c’è bisogno di leggere la lettera aperta del Presidente dei CAI Vincenzo Torti, pubblicata sul sito ufficiale del Governo in cui si legge:
Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione.
Tradotto, significa che potremo frequentare le montagne, stanti i limiti territoriali, raggiungendo i sentieri con l’auto o il pubblico trasporto. L’attività motoria, inoltre, deve essere svolta individualmente, a meno che non si tratti di persone conviventi. E’ difatti specificato che:
sarà possibile la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti. Altresì, è obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri, se si tratta di attività sportiva, e di un metro, se si tratta di semplice attività motoria. In ogni caso sono vietati gli assembramenti.
La montagna in fase 2 da regione a regione
L’uso obbligatorio della mascherina in montagna dipende dalla normativa di ogni singola regione. A proposito di questa specifica della montagna in fase 2 c’è da segnalare che proprio in queste ore alcune regioni e comuni stanno ponendo delle limitazioni. Un esempio? Secondo la Regione Lazio sarà possibile spostarsi solo dal 6 maggio e solo nella propria provincia. I frequentatori delle montagne laziali, pertanto, dovranno scegliere con accuratezza la meta. Per fortuna c’è scelta anche vicino Roma.
La montagna in fase 2, quindi, è possibile ma declinata da regione e regione. Dipende dal singolo informarsi per godersela a pieno ma nella legalità.
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