Gli appassionati di montagna lo sanno. Il ruolo dei rifugi nelle escursioni è centrale. Sono un luogo sicuro dove trovare riparo (da cui il nome) ma anche un posto di divertimento e distrazione. Perché nel rifugio ci si riscalda e si asciugano i vestiti ma si mangia e si bene anche e si condividono le esperienze in montagna. Ecco perché è una grande notizia la rinascita del Rifugio Brentei. Tutta la comunità montanara ed i fruitori ne godranno.
Vediamo meglio.
Torna il Rifugio Brentei e scatta l’applauso. Tutto nasce dalla Provincia di Trento che ha finanziato la ristrutturazione del rifugio del Cai Monza, a Madonna di Campigliol intitolato a Maria e Alberto Fossati Bellani. I lavori diventeranno pure un documentario.
Le dichiarazioni sul Rifugio Brentei
Dopo un quinquennio di lavoro e altrettanti progetti, finalmente è arrivato, il regalo che il Cai di Monza attendeva. La provincia di Trento ha approvato il restyling del rifugio Brentei con un finanziamento a fondo perduto di un milione e 844 mila euro. Queste le parole sul tema del socio del Cai monzese e titolare dell’omonimo studio tecnico che ha curato il progetto Enzo Selvagno:
Adesso si comincia veramente. Questa impresa è stata una vera e propria cordata che ha coinvolto il nostro studio, il Cai di Monza e il Politecnico di Trento. Un risultato straordinario, un’operazione decisamente fuori dal comune per qualunque sezione Cai che vive dei finanziamenti dei soci, è qualcosa di ciclopico e meraviglioso.
Il finanziamento del Rifugio Brentei
Trovato l’80% dei finanziamenti necessario dalla provincia di Trento, ora spetta alla sezione monzese del Cai trovare il restante 20%. Il cronoprogramma prevede due anni di lavori a partire dal prossimo maggio. Il Rifugio Brentei nel frattempo non verrà mai chiuso, garantendo così l’accoglienza dei tantissimi visitatori che arrivano a migliaia durante la bella stagione.
Il documentario
E’ ufficiale che i due anni di cantiere diventeranno un documentario prodotto dalla Discordia production.Alessandro Scaglione, business manager della casa di produzione, così spiega il lavoro:
Filmeremo tutte le fasi dei lavori, raccogliendo interviste e immagini spettacolari. L’idea è quella di partecipare al Film festival di Trento, per raccontare la storia del nuovo Brentei.
Il progetto, che darà modo di ospitare contemporaneamente 150 persone, afrà allungare la stagione: non più da giugno a settembre ma da fine aprile a fine novembre, sfruttando anche l’innalzamento delle temperature che permettono escursioni anche nelle giornate di autunno inoltrato.
Come sarà il Rifugio Brentei
Il rifugio Brentei si trova a 2.200 metri di altitudine ed è gestito dalla famiglia Leonardi: Luca e Antonella, con i figli ventenni Gabriele e Michele. Le prime fasi del cantiere serviranno per abbattere le parti che nel corso dei decenni sono state aggiunte al nucleo originario. Inoltre è previsto il rifacimento del rifugio di mezza stagione. Completamente riviste anche le cucine e il bivacco invernale che resterà aperto come rifugio di protezione per tutto l’anno. Fiore all’occhiello di questo primo anno di cantiere sarà la realizzazione della sala da pranzo con vetrata panoramica affacciata sulle cime.
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