Consigli sul Gran Sasso? Importante che li leggiate perché si tratta di un posto magico per gli escursionisti che sta al centro dell’Italia ed è ancora poco noto al turismo di massa, quello brutto. I prezzi delle strutture e dei ristoranti sono davvero contenuti e le possibili gite che si possono fare sono ancora poco affollate. Il tutto, poi, in un Paradiso unico di natura selvaggia e fauna bellissima tra stambecchi e altri esemplari tutti da scoprire. Nell’ottica di organizzarvi le prossime ferie, ecco una meta italiana speciale per gli escursionisti. Ecco perché andare al Gran Sasso.
Consigli sul Gran Sasso ce ne sono molti. E tutti da leggere perché è una meta che non vi scorderete più.
Come arrivare al Gran Sasso
Il Paradiso è meno lontano di quanto crediate.
In auto
- Per il versante piemontese del parco: da Torino si percorre la SP 460 della Valle Orco, svoltando sulla destra a Pont Canavese per la Val Soana o proseguendo fino a Ceresole Reale; – da Ivrea (raccordo autostradale Milano) si segue la SP 565 di Castellamonte che si innesta sulla SP 460 a Rivarolo Canavese. IMPORTANTE: sulla SP 460, oltre la piazza principale di Noasca, sono presenti strettoie e tornanti, per cui gli autopullman turistici privati lunghi oltre i 12 metri devono essere dotati di sollevatore funzionante (ed essere guidati da autisti esperti).
La SP 50 per il Colle del Nivolet è chiusa al traffico nel periodo invernale, per informazioni sulla riapertura visitare il sito della Città Metropolitana di Torino
- Per il versante valdostano si percorre l’autostrada A5, uscendo al casello di Aosta-ovest e seguendo le indicazioni per le valli di Cogne, Valsavarenche e Rhêmes.
In treno
- Il versante piemontese del Parco si raggiunge dalle stazioni ferroviarie di Torino, Ivrea e Pont Canavese (per orari e tragitti www.trenitalia.com), oppure con linea ferroviaria metropolitana Sfm1 sino alle stazioni di Rivarolo e Pont; da queste l’arrivo nelle due valli è servito con autobus pubblici (orari linea Rivarolo-Pont-Locana-Noasca in valle Orco) e Torino-Pont Canavese-Valprato Soana (val Soana)
- Il versante valdostano del Parco si raggiunge dalla stazione ferroviaria di Aosta e da questa tramite mezzi pubblici (linee SAVDA tel. 0165-361244).
La fauna del Gran Sasso
La fauna ha il suo emblema nello stambecco del Gran Sasso, simbolo del Parco e ormai diffuso in moltissimi esemplari. Tra i mammiferi ricordiamo che è possibile incontrare nel corso delle passeggiate:
- camosci;
- marmotte;
- lepri;
- volpi;
- tassi;
- ermellini;
- donnole;
- martore;
- faine.
E’ frequente imbattersi anche in rapaci come l’aquila, il gipeto (tornato recentemente a nidificare nell’area protetta), la poiana, il gheppio, lo sparviero, l’astore, il gufo reale, l’allocco e uccelli quali pernice bianca, gallo forcello, coturnice, picchio verde, picchio rosso maggiore, francolino di monte, merlo acquaiolo, pettirosso, tordo, beccafico, rampichino alpestre, picchio muraiolo e molti altri ancora.
Informazioni utili sul Gran Sasso
Controllate le previsioni meteorologiche del Gran Sassi. Per l’inverno è molto utile consultare il bollettino Aineva.
Vi consigliamo inoltre, nel corso delle vostre escursioni, di portare sempre con voi:
- zaino;
- scarponi da trekking o pedule;
- una giacca e un capo impermeabile per la pioggia e per il vento;
- un maglione o un pile e dei capi di abbigliamento comodi;
- occhiali e cappello da sole, ma anche un berretto di lana;
- viveri e bevande;
- il binocolo;
- la macchina fotografica.
Questi consigli sul Gran Sasso si inseriscono nel filone come articoli tipo i consigli sulle alpi italiane. Una volta là, non dimenticatevi di usare la nostra app MountaiNow che condivide mappe e foto di escursionisti di tutta Europa per creare un prezioso e salvifico network di informazioni sulla montagna. Testatela. Da qui download per iOs e da qui download per Android.